
ALESSANDRIA - Un cavolo costa al chilo tra i 2 e i tre euro. Immaginate con ottanta cavoli quanto sarebbe il guadagno. Gli ortaggi sono quelli spariti dagli orti sociali di Forte Acqui coltivati da Caritas e Cambalache per iniziative di 'ortoterapia', una forma di tirocinio per persone con vulnerabilità psichiche.
Praticamente tutte le verdure di stagione sono state portate via: un'ottantina di cavoli e i finocchi, molto probabilmente destinati ad essere rivenduti, visto il loro valore.
Non è la prima volta che il Forte viene depredato, inoltre: se prima erano qualche anguria d'estate – per prenderle hanno tagliato la rete – si è passati a qualche altro furto, “per uso personale”. Non è mai stato denunciato nulla, sebbene i danni alle recinzioni fossero importanti. Ma questa volta la misura si è colmata: “Chiederemo al Comune una illuminazione adeguata”, dicono dalle associazioni, “a parte qualche persona che porta il cane nelle ore di luce, il Forte Acqui è completamente al buio di notte”. C'è chi ha avanzato l'ipotesi di una specie di ronda, ma l'idea è poco percorribile.
Per i ladri di ortaggi è stato facile agire indisturbati: un tempo lì si svolgevano spettacoli (anche serali), gare ippiche, c'era pure un locale. Oggi, nonostante i tentativi di riutilizzarlo e renderlo 'vivibile', è ancora praticamente in stato di abbandono.
Al Forte Acqui Cambalache ha pure delle arnie per progetti sociali di apicoltura, ma quelle sono state risparmiate.