
ECONOMIA E LAVORO – A un mese dalla presentazione dei dati regionali relativi alla
produzione industriale piemontese nel quarto trimestre del 2016, la Camera di Commercio di Alessandria ha diffuso un breve comunicato in cui riassume
il trend provinciale che ha visto un +1,3 per cento di crescita. “C’è il problema della piccola industria, che presenta complessivamente i dati più negativi, ma negli ultimi due anni quello complessivo sulla produzione è sempre stato sostanzialmente positivo, con qualche picco nella prima metà del 2016. Confido in un assestarsi graduale di una ripresa, passo dopo passo” è il commento sintetico che arriva da
Gian Paolo Coscia, presidente dell'ente camerale. La nota relativa alla rilevazione che ha coinvolto 163 imprese industriali alessandrine (pari a 6.250 addetti e un fatturato complessivo di circa due miliardi di euro) non aggiunge molto di più a quella di un mese fa di UnionCamere Piemonte.
L'analisi in dettaglio puntualizza solo alcuni aspetti legati alla piccola industria. Si parla di “dati negativi su ogni settore, fatta eccezione per la gioielleria”, con la “micro industria che segna una buona performance complessiva (+5,5 per cento) e il dato più elevato del quadro generale sulla produzione con un +18,6 per cento per le 'altre industrie manifatturiere'. La grande industria registra, per classe dimensionale, il valore complessivo più elevato (+6 per cento), mentre – si legge ancora - le industrie chimiche e plastiche viaggiano su cifre elevate, sia singolarmente che complessivamente. L’unico dato negativo è legato alla piccola industria chimica e plastica (-0,5 per cento)”. Calano (-1,4 per cento) il fatturato e gli ordini esteri (-2,1), come peraltro rilevato sempre dalle precedenti rilevazioni di UnionCamere Piemonte ed è solo il grado di utilizzo degli impianti “a risultare superiore rispetto allo stesso trimestre del 2015: 69,5 per cento sul 64 per cento".